martedì 21 febbraio 2012

la cittadella 2


Saremmo dovuti andare a cercare farmaci come vi dicevo, ma siamo prossimi ad una battaglia feroce, uno sciamo di migliaia di Zombie  si muove verso di noi, non possiamo sapere se ci hanno fiutato o se stanno vagabondando in cerca di qualche animale ferito.quello che sappiamo è che poche ore erano molto vicini a noi, le vedette hanno acceso i fuochi sui promontori,cerco di scrivere per  rilassarmi.È notte, i generatori sono tutti spenti tranne i tre che teniamo dentro buche che abbiamo scavato, per attutire il rumore,nei vicoli del vecchio borgo un vociare esce dalle finestre,rumori di piatti,si mescolano a pianti e risate,la luce è fornita da camini accesi e candele, l’atmosfera non ha nulla a che fare con la fine del mondo quando scende la notte e tutto è tranquillo.
Qualche nucleo familiare è addirittura intatto,come prima dell’epidemia.
Ci si muove nell’ombra e nel silenzio sempre più di uno e in numeri dispari, durante uno scontro almeno uno deve essere libero di staccarsi e andare a dare l’allarme,la questione del dispari credo nessuno l’abbia mai capito, ma il protocollo di difesa internazionale è quello che prevede e noi lo eseguiamo forse per sentirci ancora appartenenti a qualcosa.
A proposito chiedo scusa ma la tensione me lo stava facendo dimenticare, il rumore che avevo sentito mentre scrivevo il diario era uno sciame di pochi zombie, quattro o forse cinque almeno uno doveva essere un bambino, è uscito dalle mura Alessandro,ormai ha affinato cosi tanto le sue tecniche di uccisioni, che potrebbe stenderne a centinaia con poca forza a patto che ci sia il tempo.
Ha intenzione di fondare un arte marziale il “Juzo.”(lo ha chiamato cosi) e vi assicuro che è molto efficace quello che fa e come lo fa.
Abbiamo scelto con cura questo paese non siamo lontani dalle cascate delle Marmore,ci troviamo  in cima ad un monte e coperti da quattro promontori, uno per lato. In cima ad ogni promontorio tre sentinelle a turno di quattro giorni, due ore di guardia quattro di riposo a scrutare ogni movimento sospetto intorno a noi mura fort-  chiedo scusa è suonata l’ora della battaglia mi dispiace avre

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