I protagonisti indiscussi della guerra mondiale contro gli
zombie, sono stati i cani,i primi ad essere impiegati furono quelli della k9
americana, la storica unità di addestramento cinofilo nord americana. Poi fu il
momento dei nucleo cinofili nel resto del mondo,loro scoprivano l’epidemia, ma
c’era un paio di problemi, belli pesi.
Il primo era che se non stavi attento, quando annusavano uno
zombie, tanto andavano in aggressività che anche il più addestrato dei cani,
mordeva il proprio conduttore o chiunque gli fosse vicino, se era al guinzaglio
e quindi impossibilitato ad andare contro il mostro, il secondo problema non da
meno è che i cani, hanno una bocca, gli zombie, anche ma oltre a quella hanno
anche due mani. Quindi in uno scontro “uno zombie un cane” non sempre ne viene
fuori il cane, primo motivo, il cane se ferito gravemente muore, lo zombie no,
secondo motivo, gli zombie raramente girano soli.
Inevitabile che l’uomo abbia cominciato a selezionare cani
per i nuovi compiti che li aspettavano, quando poi il governo di resistenza
mondiale ha imposto la “4 legge bis” che impone almeno un cane addestrato per
ogni unità abitativa , la questione si è fatta seria.
Cosi si è cominciato a lavorare cani, seriamente.
Cominciamo con il dire, che si è puntato sui cani da “utilità
e difesa” proprio quelle razze che erano state soppiantate dai più docili cani
da compagnia come Labrador e Golden.
I cani delle buone maniere e delle pubblicità, stringi
stringi, non servivano più ad un cazzo.
In questo gruppo c’è poi stata una ulteriore scrematura e si
è puntato su cani da pastore Tedesco Pastore Belga Malinois Dobermann e
comunque cani predisposti oltre alla difesa, soprattutto alla guardia, per
intenderci quelli che volgarmente vengono definiti abbaioni..
I tanti odiati cani di un tempo quelli che ti svegliavano
nel bel mezzo del riposino quotidiano o della notte perché magari vedevano un
gatto e cominciavano ad abbaiare.
Quella particolarità di vocalizzare per ogni allarme, ora è
una qualità, ed è meglio essere svegliati nel cuore della notte da un cane
rompicoglioni che essere sbranati da uno zombie (questo è garantito cazzo! NO?)
Le razzi più silenziose come Rottweiler, Boxer, o Molossoidi
o bovari in genere, vanno bene, ma è meglio che siano “secondi” cani,
possibilmente maschi e che la femmina sia di una razza abbaiona.
Insomma uno abbaia e sveglia tutti mentre l’altro
intrattiene lo zombie a colpi di braccia strappate a furia di morsi, perché con
l’addestramento, non ci andiamo leggeri, è brutto a dirsi, ma è quello che
facciamo, nei cani giovani leghiamo uno zombie ad un palo e insegniamo al cane
le fasi di ricerca e attacco.
Li facciamo letteralmente sbranare. (non rompete i coglioni
con la morale per le bestie e per i zombie con storie del tipo maltrattamenti e
mancanza di umanità,tutte cose giuste, in un mondo giusto,ma questo non è più
un mondo giusto.(o forse è tornato ad esserlo)
Quando il cucciolone è cresciuto, le fasi di attacco si
fanno più complicate, il cane deve imparare in caso di necessità a far cadere
il rotto in culo, e poi strappargli la gola e la testa a morsi.
Nei primi mesi dell’infezione tutto era più difficile, ora
che i tessuti dei zombie sono provati dal tempo, le teste vengono via più
facilmente.
Cosi alla fine il cane vince anche un ossetto da rosicchiare
nella sua cuccia.
Il mio cane personale è un pastore belga Malinois o Malin ,
è un cacciatore, morde come un bastardo.
Si chiama crock, è un diminutivo affettuoso di coccodrillo.
In questi giorni ho finito il suo addestramento, ma non
credo lo porterò con me all’invasione di Roma, ancora una settimana e poi molti
di noi si aggregheranno alla v armata per la riconquista della capitale, faremo
milioni di morti, ma l’unica cosa che veramente mi mette paura, sono i nidi
degli zombie che si trovano in profondità, si dice ce ne siano a migliaia nei
tunnel della metropolitana..spero di non finirci dentro..
Mia moglie non sarebbe contenta..
Non volevo parlarne della prossima invasione di Roma, tra di
noi tutti, c’è un silenzio tombale sappiamo a cosa andiamo incontro e
soprattutto sappiamo che dopo questo cambierà tutto, applicheremo il modello
Israeliano costruiremo mura alte intorno alla città e nei prossimi anni
torneremo alla normalità o qualcosa che ci si avvicina, o almeno qualcosa che
la ricorda.
I nostri figli cresceranno in un mondo dove gli zombie non
fanno paura perché loro ci sono cresciuti e non sanno cosa significa un mondo
senza.
Sapranno di dover aver più o meno degli accorgimenti che si
aggiungeranno a quelli che ragazzi della loro età dovranno avere e un giorno
forse non avranno neanche più i segni di questa epidemia, come quelli della mia
generazione che non portano la cicatrice del virus per il vaiolo, mentre i
nostri genitori si.
Belle le mie riflessioni vero?
Sto cazzo.! Questo non è non sarà mai ricordato come un
cazzo di vaiolo! Questi sono morti che si risvegliano e cercano di sbranarti,
fino a che non sarà morto l’ultimo figlio di puttana, non mi darò pace.
A costo di andare a prendere l’ultimo infetto in uno
sperduto paese del cazzo nel bel mezzo della Cina rurale
Poi penseremo a quelli che vivono in fondo al mare e che si
stanno mangiando tutti i pesci.
Maledetti famelici mostri rotti in culo, l’uomo ha costruito
il suo diritto di vivere sulla terra in milioni di anni di selezione naturale
della specie, non ci faremmo sterminare da un virus del cazzo, non ho ancora
cosi tanta merda nella testa da darmi per vinto.
Magari non troveremo mai la cura, ma certo stermineremo il
virus.
Vaffanculo.
Prendiamoci Roma.cazzo.
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