Il “juzo” è una tecnica di combattimento inventata da noi,
questa è la migliore difesa corpo a corpo in caso di una aggressione zombie,
noi abbiamo il nostro massimo esponente in Alessandro, l’ex impiegato di banca
sopravvissuto nel nostro gruppo fino a questo momento.
È un sistema di lotta completamente diverso da quelli fino
conosciuti in epoca prebellica, è volto a finalizzare il mostro, evitando il
contatto con la bocca.
Le azioni principali, sono la spazzata volta a far perdere
l’equilibrio al mostro per farlo cadere
e poi finirlo con un dei calci dietro la testa, o lo spezzare il
ginocchio con un calcio di piatto per farlo cadere.
Il suono emesso da un osso quando si rompe è molto simile al
rumore emesso da una pistola automatica quando si lascia andare il carrello.
Uno “stock” quasi metallico.
Poi ci sono le proiezioni usate nello judo, si lascia
arrivare lo zombie a circa un metro, poi ci si sposta lateralmente facendo
perno prima su un piede, poi su un altro e si interviene successivamente con
una serie di potenti pugni dietro la schiena a spezzargli la colonna
vertebrale, che è quasi sempre fragile nei mostri, in genere al secondo o terzo
pugno assestato bene, l’essere cade dinoccolato a terra e lo si finisce con un
calcio proprio dietro la nuca, meglio se a martello.
Meglio ancora raccogliendo un corpo contundente da terra di
peso variabile, ovviamente deve comunque raddoppiare nei kg, il peso di un
cranio per essere efficace o una forma ficcante per penetrare nella testa.
Il Juzo comprende varie cinture, la nera è il massimo ed
insegna a sopravvivere a squadre di bambini zombie, che sono i peggiori da
affrontare, e per una questione morale e per una questione di altezza, questi
infatti essendo circa la metà di un uomo adulto sono più difficili da fermare,
ma vorrei non soffermarmi su questo.
Sono dei bambini zombie, ma sempre bambini, e sono molti i
casi in cui uomini e donne si sono lasciati trasportare dal sentimento e hanno
preferito farsi mordere, contagiare e sbranare,piuttosto che alzare un dito su
di loro.
Probabilmente non è un caso che il paziente zero dell’epidemia,
sia stato individuato proprio in un bambino in Cina.
il juzo prevede ovviamente anche l’uso di armi di fortuna,
nei test e nei passaggi di cintura infatti, non è raro, mettere un uomo nelle
condizioni di dover scegliere, Nei test per il passaggio di cintura, che si svolgono all’interno di un rudere recintato
nella cittadella, dove all’interno mettiamo un paio di zombie, consumati, tra i
primi infetti, tanto per rendere l’idea. Nella situazione mettiamo più
possibilità, come ad esempio un albero dal quale strappare un ramo, una
pistola, con il rischio che però sia scarica e cosi via, insomma mettiamo la
persona nelle condizioni di scegliere la soluzione più veloce ed efficace per
finalizzare i zombie.
Alessandro in questi giorni, sta studiando il Savate che è
una disciplina sportiva francese per mezzo di libri che abbiamo trovato in
questi mesi, e capire se è possibile applicare questa tecnica, soprattutto nella
parte dei calci tirati a distanza.
Mentre lui si occupa di questo, io sono l’addetto all’addestramento
cani anti zombie..
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