sabato 25 febbraio 2012

1 Griglia di spiegazione sommaria prebellica (appunti)




In questi scritti vado a menzionare le cose, senza un ordine cronologico dei fatti, d’altronde non sarebbe possibile né verificabile e ancor meno corretto nelle dinamiche visto che ogni paese ha reagito in modo diverso e in tempi diversi.
Un accenno allo scoppio dell’epidemia posso farlo (ma non prendetelo per fonte certa o ufficiale, di certo posso solo raccontare quello che vedo e vivo)
Il punto zero è identificato con il Cairo, lì è esplosa l’epidemia, ma era diversa, i primi infatti, ti aggredivano violentemente fino a ucciderti, quando eri morto continuavano a picchiarti, fino a farsi esplodere il cuore per morire di infarto, insomma arrivavano fino a restare senza più nulla in corpo continuando a ridurre in poltiglia la testa e il corpo del malcapitato.
Venivano classificati come omicidi suicidi, non c’erano morsi, quella è probabilmente stato un assestamento del virus (dal canto mio potete escludere il probabilmente).
L’espandersi è stato rapidissimo e, come accennavo quando ho cominciato a scrivere questo diario, sembra che colpevole sia l’acqua.(o meglio sembrava oggi è una certezza)
Prendete le mie spiegazioni per quelle di uno che nella vita prebellica faceva lo speaker, non lo scienziato.
Nessun esperimento andato in malora, nessun fottutissimo fattore inquinante in un laboratorio in una area 51, niente di tutto questo.
Conoscete la storia della bomba atomica che in piena guerra fredda stava per esplodere contro gli Stati Uniti per mezzo dei vertici sovietici? Quando si trattò di mettere ai voti, gli otto uomini del partito comunista si sentirono tutti male nonostante avessero mangiato cose diverse e in posti lontanissimi uno dall’altro.
Quella volta il mondo venne salvato dall’acqua, è ormai certo che li fece cagare tutti sotto per settimane quegli otto (Spezurowiski, il generale, rischiò anche di morire).
Attenzione non è l’invenzione di un mitomane, questa informazione è ormai di dominio pubblico,la terza guerra mondiale non esplose grazie ad una brocca d’acqua sul tavolo non contaminata ma che, chissà come, modificò la sua struttura.
È così, sulla base di questa traccia, che in pochi mesi gli studiosi più brillanti (e quelli ancora vivi) sono giunti alla conclusione che il mondo è finito e ripartito, molte più volte di quanto noi non pensassimo neanche.
Il continente perduto di Atlantide, è veramente esistito e venne inondato, così come le alluvioni raccontate nei libri sacri e i diluvi universali.(oggi sappiamo che sono stati molti)
Insomma la questione è molto più complessa di come posso spiegarvela in questa griglia di informazioni generiche, ma avrò modo nelle prossime settimane di entrare più nello specifico, devo solo dedicarmi di più ad una corretta scrittura.
Per ora accontentatevi di questo, il mondo e noi siamo composti di acqua, curiosamente la terra ha praticamente, in percentuale, la stessa quantità di acqua di un corpo umano.
Quando il pianeta è stato messo in crisi dall’uomo perché stavamo diventando troppi, ha semplicemente ristabilito un numero minore affinché si potesse vivere meglio.(nulla a che vedere con le stronzate di matrice ambientalista, buco dello ozono o cose simili, eravamo diventati troppi e basta) Ovviamente non tenendo conto delle enormi sofferenze del genere umano (ma  quando mai la natura h avuto pietà nel far morire bambini in atroci sofferenze per un tumore fulminante e senza speranze?).
Questa è la versione che approssimativamente viene accettata dall’umanità (o quella che ne è rimasta) anche dai religiosi, visto che non va ad intaccare il mito dell’apocalisse, la quale prevede la fine del genere umano, non la selezione; secondo i testi sacri infatti, con il volere di Dio, non si discute, saremmo tutti morti e basta.
Quindi fanculo a quei malati mentali che parlavano di scie chimiche o invasioni aliene, quei pataccari erano morti prima dell’infezione.
Nessun alieno ci ha infettato e purtroppo nessun alieno è venuto a salvarci.
Ci sono anche persone che hanno provato ad arricchirsi, con tutto questo, ad esempio le aziende che misero in vendita il “kit antizombie”.
Ma vaffanculo, una valigetta, con delle cose totalmente inutili, o comunque al quadruplo del prezzo se fossero state comprate singolarmente.
L’Italia è uno dei paesi che meglio ha resistito, a nord sono state alzate delle muraglie incredibili, vigilate dal corpo dei M.I.P. (Movimento Italiano Protocollo), per il resto noi ce la dobbiamo vedere con la nostra popolazione, non temiamo invasioni essendo una penisola. E il territorio ha aiutato, vecchi paesi arroccati in cima a colline o montagne, una volta chiuse le mura e preso le contromisure hanno solo dovuto gestire focolai interni, ma per il resto è andato tutto ok, chi ha pagato di più nel nostro paese sono stati quelli residenti nella zona della pianura padana.
Nessun ostacolo naturale e continuo cambio di venti che permetteva agli zombie di trovare l’odore “del vivo”
Ustica, Favignana, l’isola del Giglio e quella di Monte Cristo, sono praticamente libere e sono la propulsione agricola di aiuto per molte altre zone, cercano di aiutare come possono, la Sardegna sta combattendo in modo feroce, e la sua totale liberazione è prevista tra qualche mese, (ovviamente queste considerazioni non tengono conto di un nuovo ceppo infettivo) e a quel punto le cose avranno una svolta.
La Sicilia ha avuto una aggressione impressionante in contaminazione e quando hanno cominciato a reagire seriamente erano rimasti veramente in pochi.
Oggi però stanno stanando zombie casa per casa, sono pochi ma armati come pochi al mondo. Li fanno saltare in aria con esplosivi li squagliano, dopo averli attirati in laghi di acido o li infilzano con i forconi e si muovono per quella terra arida con una facilità incredibile.
Le zone più difficili da decontaminare in seconda battuta saranno, non tanto le aeree metropolitane dove si andrà  (e in qualche posto già si va) casa per casa, ma i sotterranei.
Fortuna, Roma ha una metropolitana non troppo estesa, ma città come Londra, New York e soprattutto Parigi, sono letteralmente andate, non saranno presto da considerarsi “libere” o forse non lo saranno mai più, si correrà sempre il rischio che qualche zombie salti fuori da la sotto.
Tokio è caduta dopo neanche tre mesi, e ad oggi non  ne sappiamo nulla, il popolo non ha trovato nell’immediatezza la capacità di reazione, visto che uno dei primi contagiati è stato l’imperatore, questo ha gettato nello sconquasso tutta la popolazione del Sol Levante.
Ottime notizie arrivano da Malta e da Cipro, i luoghi dove per primi sembra si sia fermata l’epidemia. Poi gradualmente i vivi hanno avuto la meglio sui morti.
Purtroppo la Svizzera è completamente andata (pochissimi sopravvissuti, se ancora ce ne sono) così come tanti altri luoghi che elencherò nelle prossime griglie.
Insomma non siamo ancora nella fase del contare i cocci, al momento possiamo solo cercare di capire cosa è stato rotto.
Voglio spendere anche qualche riga per i motivi che hanno portato qualcuno a sopravvivere e altri no.
All’inizio si pensava che a morire fossero i meno in forma, i più grassi o con handicap di vario genere.
In una società che basava quasi tutto sull’apparire, questo provocò un vento di inutile ottimismo.
Quelli che erano incredibilmente in forma grazie al fitness guardavano gli altri dall’alto al basso.
Alla fine furono praticamente i primi in scala a morire.
Infatti con il senno del poi la sopravvivenza non tiene conto del tuo addome, e lo stare in forma in natura non significa (come erroneamente credevamo) essere magri, altrimenti, e oggi lo sappiamo, gli orsi sarebbero tutti magri. Col cazzo
Quando fu il tempo della fame i ciccioni non furono colti da crisi isteriche andando a caccia e non tornando mai.
Lo stesso fece chiunque conosceva bene i propri limiti. Aspettò.
Quando si tratta di resistere non ci sono Rambo (personaggio eroico cinematografico prebellico).
Insomma a resistere furono quelle persone che agivano poco e bene.
Senza distinzione quelli che sapevano sfruttare al meglio la propria condizione, i grassi sfruttavano il peso e la forza, i magri la velocità e l’astuzia, quelli con il bel fisico, il terzo giorno di razionamento maledicevano i loro assurdi conteggi tra proteine e carboidrati e non avevano neanche la forza per cagare.
Anche se qualcuno di voi penserà che ci sia una lettura personale e che queste ultime righe siano dettate dal riscatto orgoglioso di un ex ciccione (oggi non è più cosi, ma sono sulla strada del recupero).

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